martedì 20 marzo 2012

I sogni son desideri, o no?

Bentrovate! Scusate l'assenza prolungata, ma in queste settimane sono stata impegnata con il compleanno di G., che è il mio futuro marito, e, ovviamente con i preparativi del matrimonio: ho fatto un po' di giri per le bomboniere!
Vi dico subito che all'inizio non ero molto propensa a comprare oggetti d'arredo o utensili per la cucina di dubbia utilità. Oltretutto sono davvero contraria a piattini di cristallo, oggetti in sheffield e soprammobili di Capodimonte.
Mi era venuto in mente di acquistare una raccolta di fiabe di Andersen. L'intenzione era quella di regalare dei sogni a grandi e piccini, riportare anche gli adulti in una dimensione irreale, scuotere "il fanciullino" che Pascoli ritiene sopito dentro ognuno di noi per perdersi nelle sfumature dei grandi acquerellisti che hanno dato vita alle illustrazioni......ma sarebbe stata capita?
Il dubbio ci assale, poi, con G. opto per una bomboniera solidale, ma non vi svelerò cosa abbiamo scelto! Prometto che vi mostrerò le foto, dopo il matrimonio.
Intanto vi racconto la scena che ci si è presentata davanti, nel negozio.
Arrivano, con aria baldanzosa, i due sposi x e y, la mamma di lei, la mamma di lui, il fratello di lei e una zia non si sa di chi. Si fanno mostrare l'intero negozio dalla commessa. Due ore di disquisizione su ogni oggetto mentre noi attendevamo il momento di essere serviti. Alla fine la madre di lei mi fa: "Signorina, vedete che bella?"
Mi giro e resto paralizzata, ma accenno un sorriso di circostanza per compiacerla: aveva scelto una cornice
(che già reputo un oggetto da fiera di beneficenza) di vetro a forma di "S" azzurro cielo, con due stelle marine (preciso: una di acciaio cesellato, l'altra piena di finti swarovsky blu elettrico), confezionata in una scatola bianca opalescente legata da un nastro e da un fiore gigante lilla.
In effetti, il 90 % delle cose viste era da bancarella della Montagnola (con tutto rispetto), roba, tra l'altro, che costa anche parecchio, ma che inesorabilmente finisce nella spazzatura.
Io indipendentemente da quello che ho scelto, almeno avrò la consolazione che il ricavato aiuterà dei bambini in difficoltà. Non è per lavarmi la coscienza, ma se dei soldi devono essere spesi, voglio almeno che non vadano nelle tasche di una oligarchia di magnati.
Sono molto contenta per come procedono le cose, perchè ho le idee ben chiare. Baci!

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